Rapina a portavalori tra Loreto e Civitanova Marche: caos e spari sull’A14

Lunedì 27 ottobre 2025, poco prima delle 18:30, un commando armato ha tentato un assalto a portavalori sulla A14 nel tratto compreso tra Loreto e Civitanova Marche, in direzione Pescara. I rapinatori hanno bloccato la carreggiata con un mezzo pesante e sparso chiodi a tre punte sull’asfalto, forando pneumatici inclusi quelli del blindato. Hanno fatto esplodere materiale e sparato armi semiautomatiche per aprire il furgone e tentare il furto. Il colpo è fallito, uno dei rapinatori è rimasto ferito, gli altri hanno abbandonato il luogo della rapina. L’autostrada è stata chiusa in entrambe le direzioni, causando lunghe code e paralizzando il traffico.

La dinamica dell’assalto

L’assalto portavalori A14 è stato organizzato con una precisione e una pianificazione meticolosa. Verso le 18:30 del 27 ottobre, un commando composto da circa otto malviventi ha messo in atto un piano sofisticato per intercettare e rapinare due furgoni blindati che percorrevano l’autostrada Bologna-Taranto. L’operazione è avvenuta all’altezza del chilometro 248,5, nel territorio di Porto Recanati, in quella che rappresenta una delle zone più trafficate della costa adriatica.

Gli ostacoli sulla carreggiata

I rapinatori hanno iniziato posizionando un mezzo pesante di traverso lungo la carreggiata, bloccando il passaggio e costringendo i veicoli a rallentare. Contemporaneamente, hanno sparso sull’asfalto chiodi a tre punte, strumenti pensati deliberatamente per foratare i pneumatici dei veicoli in transito. Questa tattica si è rivelata efficace: i chiodi hanno danneggiato i pneumatici di numerosi mezzi, incluso il blindato portavalori che era scortato e è stato costretto a fermarsi. L’utilizzo di questi ostacoli dimostra come la banda aveva pianificato nei minimi particolari ogni aspetto dell’operazione.

L’apertura del furgone blindato

Una volta immobilizzato il furgone portavalori, la banda ha utilizzato dell’esplosivo per aprire il retro del mezzo blindato. Secondo le testimonianze raccolte, sarebbero stati sentiti un forte boato e un’esplosione, seguiti da spari di armi semiautomatiche diretti al personale all’interno del furgone. L’utilizzo combinato di esplosivi e fuoco automatico rappresenta il livello di determinazione e organizzazione della banda criminale, che aveva evidentemente pianificato di incontrare una resistenza armata dall’interno del blindato.

Dettagli operativi e tecniche utilizzate

L’operazione ha coinvolto l’impiego di armi semiautomatiche ed esplosivo, strumenti tipici di bande criminali altamente specializzate. Questi dettagli operativi rivelano non solo la pericolosità del commando, ma anche una conoscenza approfondita delle procedure di trasporto valuore e dei protocolli di sicurezza dei furgoni blindati.

Le armi e l’esplosivo

Il ricorso a armi semiautomatiche e materiale esplosivo sottolinea come la banda non fosse preparata solo per superare gli ostacoli fisici, ma anche per affrontare la resistenza armata del personale di scorta. Durante la sparatoria, uno dei rapinatori è rimasto ferito a una gamba e è stato poi trasportato al pronto soccorso, interrompendo l’operazione e costringendo i complici a fuggire dal luogo. L’incendio provocato dall’esplosivo ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per essere spento.

Il fallimento dell’operazione

Nonostante la pianificazione accurata, il colpo non è riuscito. Gli altri componenti della banda, una volta constatato il ferimento di uno dei loro e la resistenza più forte del previsto, hanno abbandonato il luogo della rapina con le mani vuote. Questo fallimento operativo rappresenta sia l’efficacia dei sistemi di sicurezza del furgone blindato, sia la preparazione del personale di scorta nel gestire situazioni di emergenza estrema.

Conseguenze e impatto sulla viabilità

L’assalto a portavalori sulla A14 ha avuto conseguenze devastanti per la viabilità della costa adriatica, con la chiusura del tratto autostradale tra Loreto e Civitanova Marche in entrambe le direzioni per consentire i rilievi investigativi e la messa in sicurezza dell’area.

Le code e il traffico bloccato

Al momento dell’evento, il traffico è rimasto bloccato completamente, con 3 chilometri di coda in direzione Pescara e 2 chilometri di coda in direzione Ancona. La chiusura della carreggiata ha costretto i conducenti a percorrere percorsi alternativi, rallentando in maniera significativa gli spostamenti su una delle arterie autostradali più importanti del paese. La viabilità è rimasta paralizzata per un periodo considerevole mentre le forze dell’ordine effettuavano i rilievi tecnici e fotografici sulla scena del crimine.

L’intervento dei servizi di emergenza

Sul luogo dell’assalto sono intervenuti la Polizia Stradale, i Carabinieri di Civitanova Marche e Osimo, e i Vigili del Fuoco. I vigili del fuoco si sono resi necessari per spegnere l’incendio provocato dall’utilizzo dell’esplosivo e per mettere in sicurezza l’area circostante. Questa massiccia mobilitazione di risorse ha permesso di contenere eventuali danni ulteriori e di preservare la scena del crimine per le indagini.

Indagini e ricerche in corso

La rapina portavalori A14 ha innescato immediatamente un’operazione di ricerca su larga scala. La Questura di Macerata ha attivato il piano anti-rapina, coinvolgendo tutte le forze di polizia disponibili per rintracciare gli autori della banda fuggita dalla scena del crimine.

La ricerca dei fuggitivi

Gli altri membri della banda armata, escluso il ferito che è stato catturato in ospedale, sono riusciti a fuggire dal luogo dell’assalto. Le forze dell’ordine stanno attualmente conducendo un’operazione capillare per rintracciare i componenti della banda rimasti in libertà. Le testimonianze raccolte dai conducenti presenti sulla carreggiata al momento dell’assalto rappresentano elementi cruciali per l’identificazione dei rapinatori.

Le indagini tecniche

Oltre alla raccolta di testimonianze, gli investigatori stanno analizzando i sistemi di videosorveglianza presenti lungo l’autostrada, i reperti rinvenuti sulla scena del crimine, e i dati telematici dei veicoli presenti al momento dell’assalto. La precisione dell’operazione suggerisce che i criminali potrebbero avere avuto accesso a informazioni privilegiate riguardo alle rotte e gli orari dei trasporti di valore.

Implicazioni sulla sicurezza stradale e dei trasporti

Questo assalto portavalori A14 rappresenta un episodio allarmante che pone in evidenza vulnerabilità nel sistema di sicurezza del trasporto di valori su strada e la necessità di misure preventive più rigorose.

Vulnerabilità riscontrate

L’attacco coordinato utilizzando ostacoli fisici e fuoco automatico evidenzia come anche i sistemi di sicurezza più sofisticati possono essere vulnerabili di fronte a bande altamente organizzate e armate. La capacità della banda di paralizzare il traffico, bloccare il furgone blindato e tentare un assalto utilizzando esplosivi dimostra una conoscenza approfondita delle procedure standard. Questo solleva interrogativi circa la formazione del personale di sicurezza, la qualità dei sistemi di allarme, e la capacità di risposta rapida delle forze dell’ordine.

Possibili misure preventive

Per il futuro, potrebbe rendersi necessario implementare protocolli di sicurezza più stringenti, come rotte variabili non prevedibili, scorte militari rafforzate, o sistemi di tracciamento satellitare in tempo reale. Le autorità competenti potrebbero inoltre considerare di limitare i trasporti di grandi somme di denaro durante determinate fasce orarie o di concentrare il trasporto in periodi con minore densità di traffico, riducendo così le possibilità di attacco coordinato.

Coordinamento tra forze di polizia

Il fallimento finale del colpo, nonostante la pianificazione meticolosa, dimostra come l’efficienza del personale di scorta e i sistemi di sicurezza del blindato hanno funzionato. Questo sottolinea l’importanza di mantenere elevati standard di addestramento per il personale che accompagna i trasporti di valore e di garantire una risposta rapida e coordinata da parte delle forze di polizia in caso di emergenza su strada.

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